Per un viaggio nella memoria.
Le montagne a nord del Mugello sono state dall’estate del 1944 alla primavera del 1945 teatro di cruente battaglie, dove i tedeschi, organizzati su una linea, detta “linea gotica”, intendevano fermare, o almeno rallentare l’avanzata degli alleati.
Alla fine della guerra il Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge, si fece carico di costruire un cimitero per la sistemazione definitiva dei caduti tedeschi nel territorio italiano, e nel 1961 si iniziò a realizzare quello che oggi è il più grande cimitero dei soldati tedeschi in Italia. Inaugurato nel 1969 è situato sul passo della Futa, a 12 km. dall’agriturismo di Corzano. Occupa un’area di 12 ettari e accoglie 30.685 salme di militari caduti in 2069 comuni italiani. E’ uno dei monumenti della seconda guerra mondiale del nostro territorio.
Per chi volesse proseguire nel viaggio della memoria e visitare i cimiteri alleati deve scendere nei dintorni di Firenze; a sud sulla via Cassia, troverà il cimitero dei soldati statunitensi, fra i comuni di Impruneta e San Casciano a 46 km. Il Florence American Cemetery and Memorial, completato nel 1959 e inaugurato nel 1961, occupa un’area di 28 ettari, dove riposano 4.402 soldati americani, e sul sacrario un muro rivestito da lastre di granito rosa rosa ricorda i nomi di 1409 dispersi.
Ad est di Firenze, sulla strada verso Pontassieve sulla riva dell’Arno è situato il cimitero dei soldati del commonwealth, in località il Girone a 47 km. Nel Florence war cemetery, completato nel 1947, si trovano i corpi di 1637 caduti provenienti dalle nazioni appartenenti al Commonwealth, in forza all’ottava armata.
Il viaggio termina a Pistoia, a 53 km, dove troviamo il monumento al militare brasiliano. Li sono rimasti i corpi di 461 soldati dello stato sudamericano fino al 1960, quando il governo brasiliano decise di far rientrare in Patria le salme. Nel 1967 sul luogo fu eretto un monumento votivo e alla fine dei lavori venne rinvenuta la salma di un soldato che non era stata trasferita in Brasile, e poiché non fu possibile indentificarla; decisero di lasciarla sul posto come “milite ignoto”.
“La morte accomuna vincitori e vinti”